il salto della pesca

Attaccata ad una pesco viveva una pesca, (chiaro no? La pesca sta sul pesco) era una pesca di tre colori diversi: giallo, rosso e rosa.

Prima che diventasse pesca era stata un fiore, un fiore un po’ spelacchiato… perchè i fiori hanno peli?… Nessuno avrebbe mai detto che sarebbe diventata così bella, invece magicamente tutti i raggi di sole finivano solo su di lei tanto che dopo poco tempo si era trasformata in una pesca multicolore. Era così bella che tutti i vermi facevano a gara per andare a trovarla.

Lei era una pesca molto colorata a cui piaceva la compagnia e non si curava di dover dividere la sua sostanza con qualcun’altro, le faceva piacere avere qualcuno con cui dividere il caldo sole del mattino e qualcuno con cui chiacchierare quando si spegnevano le luci.

Come accade per ogni pesca selvatica però arrivò il giorno che si sentì pronta per il grande salto. Qualche pesca più matura gliene aveva parlato ma lei in realtà non aveva ben capito come funzionasse. Questa storia del salto un po’ la spaventava; le dispiaceva abbandonare quel ramo e l’amico verme che stava da lei.

Del salto sapeva solo due cose: era improvviso e si sarebbe staccata dal ramo; aspettava il momento con quella paura mista a trepidazione che si ha quando si attende qualcosa ma non si sa quando accadrà. Lo aspettava e basta abbandonandosi al sole e alla compagnia del verme.

E poi, in un giorno di fine agosto successe. Iniziò prima a sentire delle piccole scosse dall’esterno che si insinuarono anche all’interno, ed erano sempre più forti tanto che anche il verme che se la spassava beato capì che stava per succedere qualcosa, fu un attimo, poi la pesca chiuse gli occhi e cascò giù, verso dove non lo sapeva ma volteggiò e si sentì leggera come non mai. Chissà cosa le sarebbe successo?… Morte o nuova vita? Questo decidetelo voi.

Leave a comment